Lettera Altroconsumo a ministero dei Trasporti e Antitrust
per verificare ulteriori lesioni diritti automobilisti.
“I veicoli rispetteranno gli standard delle emissioni
vigenti; l’obiettivo è raggiungere tale risultato senza alcun effetto su
prestazioni, consumi o performance”: da Volkswagen solo obiettivi, nessuna
certezza né garanzia per i consumatori sulle performance delle auto post
intervento tecnico. E’ quanto sa sapere Pietro Vitelli responsabile
Altroconsumo Regione Calabria.
In effetti,,Altroconsumo contesta le dichiarazioni ufficiali della
casa di Wolfsburg sugli interventi tecnici su auto coinvolte nello
scandalo emissioni NOx sul mercato internazionale, rese note nel comunicato
dello scorso 16 dicembre dove si dichiara anche che siano stati ratificati dalla KBA tedesca, l’Autorità federale
dei Trasporti.
In una lettera formale inviata oggi al ministero dei
Trasporti italiano e all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato,
Altroconsumo spinge le due autorità italiane a intervenire a garanzia e
protezione dei consumatori per i danni subiti. La nostra organizzazione,
prosegue Pietro Vitelli, esige che gli automobilisti che hanno acquistato e
usato prodotti subendo una pratica commerciale scorretta abbiano la certezza di avere un’auto rispondente
esattamente alle caratteristiche di consumi e alle performance promesse e
promozionate.
A oggi i proprietari delle autovetture coinvolte si
trovano a forza nella condizione di dover scegliere se aderire o meno alla
campagna di richiamo senza avere nessuna certezza sulle conseguenze
dell’intervento di riparazione cui dovrebbero sottoporre la propria auto,
dunque correndo il rischio di ritrovarsi, a causa dell’intervento, con un’auto
con caratteristiche, performance e consumi deteriori rispetto a quelli attuali.
Il ministero dei Trasporti prenda contatto con l’omologa
Autorità tedesca al fine di verificare in che termini quest’ultima abbia
effettivamente “ratificato” la soluzione elaborata dalla Volkswagen e
soprattutto se abbia valutato e misurato gli effetti sulle prestazioni delle
autovetture coinvolte nella campagna di richiamo. Sarebbe poi utile sapere
quando e in che modo il ministero dei Trasporti intenda procedere con i 1000
test che aveva preannunciato appena esploso il dieselgate.
Altroconsumo , conclude Pietro Vitelli, chiede anche con
urgenza all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di ampliare
l’istruttoria già in corso (procedimento PS 10211) per verificare eventuali
lesioni dei diritti e degli interessi dei consumatori.
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