COMUNICATO STAMPA del 4 marzo 2017
Imballaggi destinati agli alimenti e
pizzerie: sostanze tossiche su ambiente e salute dei consumatori
Comitato Difesa
Consumatori lettera al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e informativa
all’Assessorato Calabrese
Comitato Difesa Consumatori fa
sapere che si chiamano Pfas e altro non sono che sostanze fluorurate usate per
rendere impermeabili al grasso e all’acqua gli imballaggi per alimenti. Dal
contenitore dell’hamburger ai cartoni della pizza. La notizia, lanciata
dall’’autorità per la sicurezza alimentare in Danimarca ha posto limiti
stringenti, ma, prosegue Pietro Vitelli nel resto d’Europa ed anche in Italia ,
li ingeriamo senza regole, perché sono ovunque.
I test di laboratorio che un’associazione indipendente di consumatori nazionali ha portato avanti con altre quattro associazioni indipendenti europee, Danish Consumer Council (Danimarca), DECO (Portogallo), OCU (Spagna) e Test-Achats (Belgio) hanno documentato la presenza delle citate sostanze indesiderate nei contenitori alimentari utilizzati nei locali dove si producono alimenti di asporto e pizzerie.
I test di laboratorio che un’associazione indipendente di consumatori nazionali ha portato avanti con altre quattro associazioni indipendenti europee, Danish Consumer Council (Danimarca), DECO (Portogallo), OCU (Spagna) e Test-Achats (Belgio) hanno documentato la presenza delle citate sostanze indesiderate nei contenitori alimentari utilizzati nei locali dove si producono alimenti di asporto e pizzerie.
La fonte consultata dal Comitato Difesa Consumatori (Altroconsumo) afferma che dalle analisi in laboratorio di 65 campioni di imballaggi alimentari - 13 di provenienza italiana - risulta che:
o
i composti fluorurati sono
intenzionalmente usati per il trattamento delle superfici degli imballaggi in
carta e cartone;
o
il tenore in fluoro organico
eccede in 63 campioni su 65 il valore limite raccomandato dall’Autorità
Danese per la sicurezza alimentare, all’avanguardia sulla tutela della salute
dei consumatori;
o
rinvenute sostanze tossiche in
metà dei campioni esaminati; alcune di queste sono nell’Elenco europeo delle
sostanze estremamente problematiche (Substances of Very High
Concern), come il PFOA, composto chimico che riduce la fertilità e
danneggia il feto.
Infatti
il 6 ottobre 2016 il Parlamento Europeo ha inteso adottare un’apposita “risoluzione” affinché venga applicato il
Regolamento (CE) 1935/2004 per i materiali e gli oggetti destinati al contatto
con gli alimenti. Ponendo come priorità alle nazioni componenti la U.E. la urgente
la necessità di intervenire, anche nei processi e nelle filiere produttive
industriali in quanto, esistono già in commercio imballaggi alternativi più
sicuri, che potrebbero essere adottati nei singoli territori.
La
urgente richiesta di tutela della salute anche dei consumatori calabresi ha
fatto sì che il Comitato Difesa Consumatori abbia inviato una lettera al
Ministro della Salute e al suo Direttore Generale preposto alla tutela e
salvaguardia della sicurezza alimentare. Sono stati portati a conoscenza della problematica
anche l’Assessore alla Sanità della Regione Calabria e all’apposita Unità
Operativa di Tutela dei Consumatori, afferente all’assessore alle Attività
Produttive, Carmen Barbalace
Comitato Difesa Consumatori
Via Neghelli 11 –
Cosenza
tel.0982.971081-339.5006069
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