COMUNICATO STAMPA
Bollette e energia, il grande imbroglio dei contratti non richiesti.
Cosa fare i consigli di Pietro VITELLI
Comitato Difesa Consumatori.
Che anche nella Nostra regione prevale una grande popolazione di cittadini
consumatori-utenti “avanti con l’età anagrafica”, non è una novità , anzi,
meglio così, fa sapere Pietro
Vitelli responsabile del Comitato Difesa
Consumatori. Proprio per questa premessa gli anziani - sono sempre più spesso oggetto delle “mire”
su possibili modalità truffaldine da
parte di soggetti privi di scrupoli che
attuano metodiche commerciali scorrette, nei settori dei servizi primari
. Pur essendo trascorsi più di quarant’anni dalla prima Carta
europea per la protezione dei consumatori, rammentano gli esperti del Comitato
Difesa Consumatori, il fenomeno dei raggiri è una piaga sociale più grave che
mai. con una aggravante però , un bel
pezzo di queste truffe sono portate avanti da “società del tutto legali” che
operano con “metodi illegali” per estorcere le sottoscrizioni dei contratti
di energia elettrica e gas. E secondo la stima orientativa fatta dal Comitato
Difesa Consumatori questi “contratti
non richiesti” raggiungono circa un “ milione”
, in tutta Italia.
Numero difficile da verificare ma su cui Pietro VITELLI, non ha dubbi. Vogliamo Riportare i dati delle sanzioni già pubblicati da altre associazioni di
consumatori in Italia relativi
all’Autorità Antitrust (Agcm) che ha
inflitto nel corso dell’anno passato
agli operatori principali nel settore dell’energia in Italia. Gli ultimi della lista sono stati, a gennaio,
Iren Mercato (830mila euro di sanzione), Estra Energie ed Estra
Elettricità(500mila euro) ed Enegan (280mila euro). A partire dal 2015
provvedimenti erano stati presi contro altre società: Enel Energia, Eni, Acea,
HeraComm, GdF Suez (ora Engie), Beetwin (ora Geko) e Green Network. .
La buona notizia, è che, sono in corso di sottoscrizione dei
protocolli tra le stesse associazioni di consumatori e le principali società di
fornitura di energia. Ciò dovrebbero
portare dalla forte penalizzazione alla cancellazione da una “white list” delle
agenzie che si rendano responsabili in più occasioni di queste truffe.
Tale obiettivo, fa sapere Pietro Vitelli
responsabile del Comitato Difesa Consumatori è di arrivare ad almeno una decina di protocolli. Anche a seguito
delle sanzioni dell’Antitrust le società si sono impegnate a revisionare i
processi di acquisizione di nuovi contratti, in seguito verificati
dall’Autorità. L’eccezione, ha scritto a gennaio l’Agcm, è rappresentata da
Green Network, nei cui confronti all’epoca era in corso un procedimento per
inottemperanza portato avanti da un’associazione di consumatori .
Pietro Vitelli spiega ora
come “funziona il meccanismo di
truffa” ed aggiunge che : basta leggere,
collegandosi al sito dell’Agcom i
documenti ufficiali e comprendere,
come questi contratti vengono stipulati
tramite reti di agenti, che operano porta a porta o attraverso il teleselling.
Non ci sono solo i
problemi classici di queste situazioni: lo sfruttamento di un contesto di
razionalità limitata e asimmetria dei consumatori, l’effetto sorpresa dato dal
considerare su due piedi una proposta commerciale, la documentata difficoltà se
non impossibità di ricordare tutte le caratteristiche di offerte complesse e di
fare confronti razionali senza avere tabelle davanti. C’è molto di peggio, a
parere dell’Agcm suona così: “La conclusione di contratti di fornitura in
assenza di qualsiasi manifestazione di consenso del consumatore , perfino
attraverso l’apposizione di firme false
e, in caso di attivazione della fornitura non richiesta, l’ingiustificata
richiesta di pagamento della fornitura da parte del venditore non richiesto”.
Tutto ciò rende l’idea di cosa succeda, nel porta a porta.
Per far meglio comprendere ai lettori Pietro Vitelli accenna
ad una situazione tipica che è quella di un cittadino che viene
avvicinato e, dichiara di non essere interessato. In seguito uno dei “ ragazzi”
delle “squadre” di venditori chiede di firmare un documento, solo come
attestazione che è passato da quella casa. Intanto l’ignaro consumatore appone
la propria firma, ma è solo la metà di
quel che serve.
L’altra parte
necessitante per l’attivazione sono i
“numeri “ che si trovano sulla bolletta ossia il Pdr e il Pod, operazione questa a cui facilmente vengono copiati o fotografati dai venditori nel
momento in cui un cliente mostra la propria bolletta. Questo numero spesso
viene chiesto anche via telefono, in caso di teleselling. Ma vediamo cosa
succede dopo , “ viene attivato un
contratto all’ insaputa del consumatore” . In seguito, l’utente consumatore ,si
trova una lettera nella casella della posta da parte della società di fornitura
di energia che dà conto dell’avvio del contratto. E se, come spesso accade, il consumatore -
specie se anziano - non fa nulla, perché non ricorda di aver stipulato alcun
contratto, partono le nuove bollette.
A condannare detto comportamento sono le sentenze dei
giudici di pace i quali hanno disposto
che , “in caso di contratti non
richiesti, non si è tenuti a pagare la fornitura di energia nei primi mesi”.
Detto principio giuridico è rafforzato dall’Antitrust nonchè dall’Autorità
dell’energia e il gas.
Il caso più grave di questi contratti non richiesti? Quello
in cui agli anziani viene fatto firmare un documento, spacciato come semplice
testimonianza del passaggio da una casa. In realtà, poco dopo, arriva la bolletta
a casa del consumatore.
Comitato Difesa Consumatori fa sapere che, a tale riguardo,
è in atto un tentativo di dissuasione nei confronti delle squadre di giovani, che vengono
reclutati dal titolare di un’agenzia, e che vengono pagati a contratto firmato
riuscendo a far intervenire agenti dell’ispettorato del lavoro e della Guardia
di Finanza» A tale riguardo ci auguriamo che prima possibile le associazione dei consumatori possano incontrare i rappresentanti dell’associazione dei grossisti di energia,
per chiedere l’inserimento di un albo dei venditori all’interno del ddl
Concorrenza, testo che ha nell’abolizione del mercato a maggior tutela
dell’energia (dal 2019) uno dei punti
più rilevanti.
Per ultimo, recentemente , qualche associazione di consumatori
italiani sta, invece,
seguendo un altro approccio, quello di proporsi come mediatori tra
fornitori di energia e consumatori, attraverso un comparatore di offerte e un
sistema di gruppi di acquisto che prevede delle aste tra operatori. A memoria
di Pietro VITELLI responsabile di
Comitato Difesa Consumatori, i risultati , delle aste , fatte fino ad
oggi, hanno visto un risparmio ad
esclusivo appannaggio dei fornitori operanti solo ed esclusivamente del nord
Italia escludendo dalla possibilità di beneficiare degli sconti i cittadini
consumatori-utenti del centro e del
meridione .
prof. Pietro VITELLI
Comitato Difesa Consumatori
Web : sito
web:https://comitatodifesaconsumatori.wordpress.com/
Mobile : 339.5006069
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