Quello di Carmelo Piu e Settimio Prezio è un viaggio intimo nell'animo umano colpito dalla durissima esperienza della vedovanza
È stato presentato sabato
13 febbraio, nella gremitissima Biblioteca comunale di Roggiano Gravina, il
libro “Dalle tenebre alla luce” di Carmelo
Piu e Settimio Prezio,
pubblicato dalla casa editrice La Mongolfiera di Cassano all’Ionio.
Il volume affronta il tema
del dolore della vedovanza da due punti di vista diversi: laico e cattolico.
“Solo apparentemente in contraddizione”, ha detto monsignor Leonardo Bonanno, vescovo della diocesi di San Marco
Argentano-Scalea che ha curato la prefazione del libro. “In realtà molto più
vicini di quanto si possa immaginare. Il desiderio di parlare della propria
esperienza – ha aggiunto il vescovo – nasce come un istinto, una necessità, o
meglio, matura nella nostra esistenza come una vera e propria passione
dell’anima. Scorrere le pagine dell’opera significa leggere i suoi stati
d’animo che racconta l’uomo attraverso le parole e gli eventi significativi
della vita”.
“Un testo forte, che tocca
le corde dei sentimenti”, ha aggiunto il consigliere
regionale Giuseppe Aieta. “Le pagine di Carmelo Piu e Settimio Prezio ci
fanno capire quanto sia importante affrontare le situazioni della vita con la
giusta sensibilità”. Ricordando i suoi trascorsi da sindaco di Cetraro, Aieta
ha poi messo l’accento sull’importanza per la politica di dedicare grande
attenzione alla cultura: “Non a caso nei dieci anni da primo cittadino mi sono
impegnato per dare alla mia comunità musei e teatri”.
Secondo don Andrea Caglianone, parroco della
parrocchia San Pietro Apostolo di Roggiano Gravina e autore della postfazione
del libro, “Dalle tenebre alla luce esprime il cammino e la ricerca dell’uomo
che, perso nell’oscurità identitaria della propria esistenza, si inoltra in una
ricerca smodata del suo essere al di fuori di sé”.
Oltre agli autori e
all’editore Giovanni Spedicati, sono
intervenuti il sindaco della cittadina Ignazio
Iacone e don Emilio Servidio in
rappresentanza dell’associazione “Fides et ratio”. Il dibattito è stato
introdotto dalla giornalista Stefania Postorivo.
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