
Pietro
Vitelli, responsabile Altroconsumo Calabria (nella foto), si prefigge, nell’interesse
economico dei consumatori, di avere tariffe telefoniche accessibili e ridotte,
se troppo esose. Quello delle chiamate fisso-mobile sarà uno dei banchi di
prova del nuovo consiglio Agcom, scelto tra le polemiche: sarà capace di
occuparsene?
Lo
scorso 27 novembre 2011 l’Autorità garante per le comunicazioni è intervenuta
sulle tariffe di terminazione mobile, con un piano di riduzione a partire dal
prossimo 1 luglio, spinto dalla Commissione europea, che aveva individuato
l’anomalia per gli utenti in Italia.
Sorpresa,
fa sapere Pietro Vitelli, le tariffe
fisso-mobile annunciate da Telecom Italia, in vigore dall’1 luglio prossimo,
aumenteranno, invece di diminuire il costo finale per il consumatore: secondo i
calcoli di Altroconsumo di ben 0,25 centesimi al minuto.
Il
Consiglio uscente ha deciso che gli uffici dell’Autorità approfondiscano la
legittimità degli aumenti Telecom. Altroconsumo teme non ci sia la volontà del
nuovo Consiglio di intervenire. Vorrebbe essere smentita.
I
consumatori lo chiedono, con la petizione www.abbassalatariffa.it, ai nuovi
consiglieri dell’Autorità garante (sono oltre 30 mila gli aderenti alla campagna
di riduzione dei costi della telefonia, compresi i cittadini calabresi). I
consumatori calabresi e il mercato hanno
bisogno di delibere puntuali per arrivare a riequilibrare gli interessi in
campo e riporre al centro del mercato utenti e aziende competitive e
trasparenti.
Il
percorso di riduzione delle tariffe di terminazione mobile dopo il primo taglio
previsto per luglio 2012 a
2,5 centesimi, conclude Pietro Vitelli, ne vedrà uno successivo a gennaio 2013 a 1,5 e un ultimo a
0,98centesimi a luglio 2013; percorso che porterà le tariffe di terminazione
mobile definitivamente ai costi reali effettivamente sostenuti dagli operatori.
I consumatori dovrebbero averne un beneficio concreto, non solo veder spostare
una posizione di rendita dagli operatori mobili a quelli fissi.