giovedì 21 settembre 2017

Voli cancellati Ryanair, come fare: i consigli del Comitato Difesa Consumatori

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

COMUNICATO STAMPA

Voli cancellati Ryanair, come fare: i consigli del Comitato Difesa Consumatori

In questi giorni la compagnia aerea Ryanair lascerà a terra migliaia di passeggeri annunciando la cancellazione di circa 50 voli giornalieri e così sarà per le prossime sei settimane.
Trovare le informazioni sul proprio volo non è facile, fa sapere Pietro Vitelli, responsabile del Comitato Difesa Consumatorii consumatori.
La ben nota compagnia aerea con sede nella Repubblica Irlandese, che con le sue stranezze ha l’obbligo del risarcimento nei confronti dei consumatori in conformità del regolamento UE n.261/04 nonché, nelle ulteriori somme nel caso in cui i passeggeri abbiano subito dei danni consequenziali alla cancellazione e che possano essere provati.

Tanti passeggeri ci hanno rappresentato la difficoltà di collegamento al sito della compagnia di volo Ryanair, sottolineando la difficoltà nel reperire le informazioni sui ritardi e sulle cancellazione dei voli.

 Ecco cosa si può fare per chiedere il rimborso del biglietto da effettuarsi entro 7 giorni o, in alternativa ,un altro volo non appena possibile stabilendo una nuova data.

Il Regolamento prevede anche la possibilità di ottenere a un indennizzo in moneta corrente così previsto:
- 250 euro per voli inferiori a 1500 km;
- 400 euro per voli intra-Ue superiori a 1500 km e per le altre tratte comprese tra 1500 e 3500 km;
- 600 euro per voli extra-UE superiori a 3500 km.

Ma fate ben attenzione - prosegue Vitelli - il malcapitato viaggiatore deve farsi carico di inviare una lettera a Ryanair per la richiesta di indennizzo per cancellazione voli. E non finisce qui, la compagnia aerea può ridurre l’ammontare dell'indennizzo del 50% se la prenotazione su un volo alternativo comporta un ritardo all’arrivo di non più di 2, 3 o 4 ore , in funzione delle distanze chilometriche, che lo stesso viaggiatore deve percorrere, rispetto all’orario del volo originario.

Mentre invece , conclude Vitelli responsabile del Comitato Difesa Consumatori, non è previsto alcun indennizzo monetario nel caso in cui :
- il viaggiatore è stato informato della cancellazione almeno due settimane prima della partenza;
- il viaggiatore è stato informato della cancellazione nell’arco temporale tra le 2 settimane e i 7 giorni prima della partenza prevista ed allo stesso, è stato offerto un volo alternativo per consentire di partire non più di due ore prima dell'orario previsto e tale da raggiungere la destinazione finale in meno di 4 ore dopo l'orario d'arrivo previsto;
- il viaggiatore è stato informato della cancellazione meno di 7 giorni prima della partenza prevista e contestualmente viene offerto un volo alternativo in modo che il viaggiatore possa  partire non più di un'ora prima dell'orario previsto , raggiungendo la destinazione , in meno di 2 ore dopo l'orario d'arrivo previsto.

Viene consentito al passeggero l’opportunità di chiedere alla compagnia aerea anche il risarcimento dei danni subiti a causa della cancellazione del volo , ovviamente il soggetto danneggiato, dovrà provare la natura dei danni.

Piero Vitelli
Comitato Difesa Consumatori

martedì 12 settembre 2017

Come difendersi dalla truffe telefoniche: i consigli di Pietro Vitelli Comitato Difesa Consumatori

COMUNICATO STAMPA

Il numero di utenti vittima della cosiddetta “truffa del sì” sembra essere in crescita esponenziale fa sapere Pietro Vitelli responsabile del Comitato Difesa Consumatori, i nostri numeri telefonici a disposizione dei cittadini consumatori-utenti  della Calabria del Lazio e dell’Umbria sono continuamente gettonati per ricevere consigli su come uscire dalle grinfe dei gestori telefonici.
Infatti, prosegue Pietro Vitelli, a chi non èi capitato  di ricevere, su telefono fisso o telefono cellulare, 02 o prefisso 06 e chiedervi  a chi appartiene questo numero? Nella stragrande maggioranza dei casi la risposta è una: call center di telemarketing pronti chiamate da prefisso a proporvi la solita offerta irrinunciabile. Se così dovesse essere, fate attenzione a come rispondete: come si sente dire spesso in TV “quello che direte potrebbe essere usato contro di voi”. Non in tribunale, però, ma in fase di sottoscrizione di un nuovo contratto.
Ed è proprio in questo istante che l’ignaro cittadino deve fare attenzione alla truffa del sì.
Comitato Difesa Consumatori ascoltando  le  diverse testimonianze di utenti ignari  del trattamento loro riservato, avverte che capita spesso che in seguito alle chiamate di uno di questi call center ci si ritrovi con una richiesta di cambio di operatore, sia esso telefonico, energetico o gas. Il tutto, a detta degli utenti, non voluto né richiesto e che,  a loro dire, sarebbero rimasti vittima della cosiddetta truffa del sì ( ben altra cosa da non confondersi con l’altro sistema messo in campo da gestori  senza scrupoli consistente  nella metodica atta a  svuotare il credito telefonico), un fenomeno  in crescita causando non pochi problemi e disservizi a chi ne è vittima ed abbocca .

Entriamo ora nel dettaglio per vedere come funziona la truffa del sì.
Il funzionamento di questa truffa telefonica è piuttosto semplice affermano gli esperti del Comitato Difesa Consumatori, si  riceve una chiamata sia su linea fissa sia su telefono cellulare e che,  normalmente viene visualizzato sul display da un prefisso 02 o prefisso 06 (ma anche da un altro prefisso telefonico italiano) e l’operatore dall’altra parte ci chiede se siamo il signor “nome e cognome”. E’ proprio nel fornire la risposta a questa anomala richiesta, riferiscono coloro i quali ne sono rimasti vittime, se rispondete “Sì” a questa domanda, siete caduti nella loro trappola: tramite un abile lavoro di montaggio audio, quel “Sì” viene aggiunto a domande mai ricevute in una conversazione mai avvenuta. E, anche se chiederete la registrazione della chiamata, ricevereste un file poco comprensibile e di fatto inutilizzabile. Insomma, avendo confermato il proprio nome e cognome ci si ritrova con un nuovo contratto sottoscritto.

Ecco il consiglio di Pietro Vitelli  su come comportarsi nel rispondere ai call center per non cadere nella truffa:

Se avete  attivato il servizio per il riconoscimento dei numeri telefonici  potete già sapere o  immaginare  chi vi sta cercando. A quel punto potete decidere di  rispondere o di non rispondere ed, eventualmente, preparare mentalmente  le risposte che non prevedano un “sì”. Se,  conclude Pietro Vitelli , vi dovessero chiedere “Siete voi il signor nome cognome”, la risposta è “Sono io”; in caso vi chiedessero “Voi avete già un contratto di fornitura per…” bisogna rispondere,  “Ho stipulato da tempo  un contratto con…” nel caso continuassero la loro conversazione  con “Le posso descrivere la nostra proposta” bisogna seccamente replicare  , con un “Faccia pure”  o  “No grazie”  e se dovessero insistere esasperandovi, usate le terminologie…… (scusate il consiglio ma dato i tantissimi casi registrati e discusse con persone anziane che mortificati dell’accaduto singhiozzano per telefono )………… poco urbane”………. .

prof. Pietro VITELLI
Comitato Difesa Consumatori
Web : sito web:https://comitatodifesaconsumatori.wordpress.com/
Mobile : 339.5006069