Si respira già l’aria natalizia e, nonostante il particolare
momento di crisi congiunturale che attanaglia le nostre famiglie, un pensiero,
quasi un obbligo, lo rivolgiamo ai più piccoli e, quindi, all’inevitabile
condizione per l’acquisto di giocattoli che non facciano male, né a chi
lavorando li produce, né ai bambini.
Per valutare quali siano le condizioni di lavoro in cui sono
prodotti e se siano sicuri, Pietro Vitelli, Responsabile per la Regione
Calabria, fa sapere che la organizzazione di tutela da lui rappresentata ossia
Altroconsumo, ha realizzato un’inchiesta coinvolgendo dieci aziende e portando
venti prodotti in laboratorio. Risultati:
ancora lacune su sicurezza ed etica della produzione.
“L’attenzione alle politiche sociali e ambientali è tanto
più necessaria dato il momento di crisi nera, dove risparmiare è la parola
d’ordine. Prezzi stracciati non devono fare rima con diritti violati. Nel 2004
un’indagine di Altroconsumo - rammenta Pietro Vitelli - aveva già acceso i
riflettori sulle regioni dove si è concentrata la produzione mondiale, la
provincia del Guangdong, in Cina: è da qui che esce il 70 per cneto dei
giocattoli venduti in tutto il mondo ed anche in Calabria”.
Diversi i parametri per dare i voti al grado di
responsabilità sociale della produzione delle aziende: analisi dei report delle
Ong, testimonianze di esperti, valutazione informazioni e documenti sul web e
siti corporate, questionari ufficiali inviati ad hoc, richiesta di visite alle
fabbriche.
Vagliati sia gli aspetti sociali come adesioni a codici di
condotta internazionali, assenza di lavoro minorile, monitoraggio dei
fornitori, sia gli aspetti ambientali – monitoraggio sulla filiera, valutazione
impatto ambientale – e trasparenza.
“Solo due multinazionali, Hasbro e Playmobil, hanno
acconsentito alla visita degli stabilimenti produttivi (tra giugno e luglio
2012)”, comunica Altroconsumo. “Un ottimo esempio di condotta: chi apre le
porte è nella direzione giusta”.
Tutti i dettagli e
l’inchiesta integrale, con i prodotti che non hanno passato i test e le
motivazioni, sono su www.altroconsumo.it/vita-privata-famiglia/nc/speciali/giocattoli-che-fanno-male,
con un video di denuncia delle condizioni di produzione poco corrette.
Alcuni consigli pratici:
1. Occhio alla
garanzia CE: scegliere solo giochi con questo marchio, dovrebbero aver
seguito le norme di sicurezza;
2. Scegli negozi
affidabili: attenzione a chi vende per strada;
3. Sì alle istruzioni
d’uso: leggere, seguire indicazioni e non usare i giochi in modo improprio;
4. Solo età giusta:
il prodotto deve essere adatto all’età del bambino;
5. Pericolo piccoli
pezzi: evitare prodotti con piccole parti per bimbi di meno di tre anni
6. Via la scatola:
rimuovere tutta la confezione, lacci, nastri, plastiche;
7. Occhio mentre
gioca: usare il gioco in modo appropriato;
8. Donare non
buttare: regalare ciò che non si usa più ed è in buone condizioni a scuole;
consultori; ospedali, asili.