venerdì 21 marzo 2014

Calabria: riciclo abiti usati, ecco cosa fare

Le cifre dell’inchiesta condotta da Altroconsumo sul tessile smesso e raccolto nei cassonetti e i consigli di Pietro Vitelli, responsabile per la regione 

“Nella nostra regione il 12 per cento dei rifiuti tessili è riciclato”: è questo il dato reso noto nei giorni scorsi da Pietro Vitelli, responsabile di Altroconsumo Calabria. “Per ogni persona – spiega Vitelli - si raccolgono un chilo e 600 grammi di abiti usati”. Purtroppo si tratta di una media inferiore a quella europea.

“Se incentivata e ben condotta, la raccolta potrebbe arrivare a assorbire cinque o sei chilogrammi all’anno per persona, stabilendo un ciclo virtuoso del prodotto con benefici per l’ambiente e ridistribuzione delle risorse. Riciclare un chilo di vestiti smessi - prosegue Vitelli - porta a risparmiare seimila litri d’acqua, 200 grammi di pesticidi e 300 di fertilizzanti. La raccolta degli indumenti usati, attraverso i cassonetti disponibili nei Comuni calabresi, si traduce per il 50-70 per cento nella rivendita e nella donazione ai bisognosi, anche oltreconfine; per il 20-30 per cento sono riciclati; per il 10 per cento spediti in discarica”.

Come e dove sono riciclati, che fine fanno i capi raccolti, come fare attenzione agli abusivi, quali sono i traffici illeciti, la moda low cost, le regole per non sprecare nulla: Altroconsumo fa il punto attraverso l’indagine disponibile per i soci su www.altroconsumo.it e la video-inchiesta realizzata dall’organizzazione.

In conclusione i  consigli di Altroconsumo per chi volesse ridurre al massimi gli sprechi nel tessile consistono in:

1. Se il capo è in buono stato provare a rivenderlo presso un negozio dell’usato o a scambiarlo con amici e parenti.
2. Mettere l’usato in sacchetti ben chiusi (anche accessori e scarpe) nei contenitori della raccolta;
3. Assicurarsi che il cassonetto appartenga a un servizio autorizzato: cercare sempre il logo delle associazioni caritatevoli. Nel dubbio, contattare il Comune e chiedere se quel cassonetto sia autorizzato;
4. Ricordare che i contenitori degli abiti usati non sono una discarica: non portare rifiuti di altro tipo. 

venerdì 7 marzo 2014

Multa a Roche e Novartis, esulta Altroconsumo

Piero Vitelli lancia un appello ai cittadini calabresi per la eventuale restituzione dei soldi 

Pietro Vitelli  responsabile Altroconsumo Regione Calabria, con grande esultanza fa sapere che oggi  ha inviato un esposto alla Procura di Roma e di Torino e un esposto alla Corte dei Conti perché sia fatta chiarezza sulle responsabilità amministrative e penali che hanno provocato l’aumento di spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale pari almeno a 45 milioni di euro - cifra per il solo 2012.

“Come chiesto da Altroconsumo – spiega Vitelli – l’Autorità Antitrust ha condannato ieri Roche e Novartis con una multa esemplare: oltre 180 milioni di euro alle due case farmaceutiche che si sono accordate per escludere l'utilizzo di un farmaco più economico, Avastin, e favorirne uno enormemente più costoso, Lucentis, nella cura della maculopatia, malattia della vista diffusa. L’Autorità Antitrust ha documentato come l’intesa illecita tra Roche e Novartis abbia provocato un aumento della spesa del Servizio Sanitario Nazionale di 45 milioni di euro nel solo 2012, con proiezioni fino a oltre 600 milioni di euro l’anno”.

Con una petizione rivolta al Presidente del Consiglio Matteo Renzi su www.altroconsumo.it l’organizzazione, conclude Pietro Vitelli, “chiede oggi al Governo di fare tutto il possibile per recuperare i soldi sottratti, danaro di tutti i contribuenti italiani che dovrà essere restituito sotto forma di progetti concreti e monitorabili per una gestione della sanità più efficiente”.

Le tre proposte di Altroconsumo che i consumatori possono sottoscrivere sono:

•          Ticket più bassi su farmaci e prestazioni;
•          dentista pubblico, ovvero servizio pubblico a tariffe calmierate per le cure odontoiatriche;
•          più aiuti per gli anziani, con forme di sostegno come cure domiciliari, case di riposo.