giovedì 23 gennaio 2014

Taglio detrazioni fiscali: Altroconsumo Calabria si oppone

L’associazione si schiera al fianco di 3.700 cittadini. Il Governo fa marcia indietro. “Ora intervenga sui crediti d’imposta”

Pietro Vitelli, responsabile Altroconsumo Regione Calabria, avvia la campagna  contro il Governo  e fa sapere che i rimborsi per le spese mediche, per le strutture educative come gli asili, per l’istruzione universitaria e per le assicurazioni sulla vita non saranno ritoccati al ribasso. Il Governo ha deciso di abrogare il comma 576 della Legge di stabilità, scongiurando la riduzione delle aliquote dall’attuale 19 al 18 per cento per le detrazioni fiscali nella prossima dichiarazione dei redditi.

“Un taglio lineare - fa sapere Vitelli - iniquo, che sarebbe ricaduto sulle spalle di migliaia di cittadini e soprattutto sulla già malandata economia degli utenti Calabresi: Altroconsumo si è schierato contro, raccogliendo ben 3.700 adesioni online di cittadini e continua a vigilare perché nell’esercizio della delega fiscale non si concretizzi la riduzione a danno degli utenti”.

“Ma il Governo deve fare di più - aggiunge Vitelli - tanto che  oggi la nostra organizzazione  indipendente Altroconsumo ha scritto ai ministro dell’Economia Saccomanni e al presidente del Consiglio Letta, chiedendo di intervenire sul credito d’imposta, cioè sul ritardo sui rimborsi. Online sul nostro sito istituzionale www.altroconsumo.it sarà disponibile una petizione. A partire dal 2014, con effetto sui modelli 730 del 2013, se il credito d’imposta scaturito dalla dichiarazione superasse la soglia dei 4mila euro, potrebbe non risultare sulla busta paga di luglio o sulla pensione di agosto. L’Agenzia delle entrate potrebbe bloccare il rimborso per almeno sei mesi, in modo da effettuare i controlli ed erogare il rimborso successivamente. In caso di grosse ristrutturazioni edilizie, peraltro incentivate in ogni modo dallo Stato, o di assegni all’ex coniuge, in caso di spese per disabili, per un anziano in casa di riposo o per acconti in eccesso per cambio lavoro, il rimborso nei tempi normali potrebbe slittare fino al 2015. Troppo anche per un credito di fiducia. Invito pertanto tutti i cittadini calabresi - conclude Vitelli - ad aderire alla iniziativa ed in particolare alla petizione in atto”.

martedì 21 gennaio 2014

Roberto Giacobbo (Voyager) si collega con la redazione di Cosenza


Ancora un collegamento in diretta per la redazione calabrese di Voyager Magazine dopo quello di lunedì 13 gennaio.

Nella puntata del 20 gennaio, intorno alle 22 e 40, il conduttore Roberto Giacobbo si è collegato con la sede cosentina per presentare in anteprima assoluta il nuovo numero del magazine ufficiale della trasmissione di Rai Due (nella foto). Tema di apertura un’indagine sugli angeli custodi.


Il video integrale è disponibile sul sito di Rai Replay. Il collegamento è a 1 ora e 21 minuti circa.

martedì 14 gennaio 2014

Televisione: collegamento in prima serata per la redazione calabrese di Voyager Magazine


Nel corso della puntata del 13 gennaio scorso, Roberto Giacobbo, conduttore di Voyager, si è collegato con la redazione calabrese del magazine ufficiale del programma di divulgazione scientifica.

Il video integrale della trasmissione è disponibile sul sito Rai Replay. Il collegamento inizia al minuto 44:30.


Voyager- arrivato alla ventiquattresima stagione - va in onda tutti i lunedì alle 21:10 su Rai Due. Il magazine ufficiale ha periodicità mensile.

lunedì 13 gennaio 2014

Canone Rai 2014, tra verità e leggendaI consigli di Pietro Vitelli Altroconsumo Regione Calabria

I consigli di Pietro Vitelli, Altroconsumo Regione Calabria

Si moltiplicano in rete autentiche bufale sull'illegittimità del canone Rai. Ma si tratta di una tassa che spetta a chiunque sia in possesso di un televisore o di un qualsiasi apparecchio in grado di ricevere il segnale. Ecco in quali (pochi) casi è possibile non pagarlo.

“Come ogni anno a gennaio - spiega Pietro Vitelli, Responsabile Altroconsumo Regione Calabria - anche nel 2014 impazza il tormentone sul canone Rai. Chi ne chiede l’abolizione, chi vorrebbe caricarne l’importo sulla bolletta della luce, in modo da farlo pagare a tutti gli italiani, chi, senza troppe remore, semplicemente non lo paga. Ma, al di là delle discussioni, una cosa è certa: se possiedi un apparecchio televisivo devi sborsare il denaro che serve a sostenere i canali della televisione pubblica nazionale. In pratica, perché scatti l’obbligo del pagamento è sufficiente possedere un qualsiasi dispositivo potenzialmente in grado di ricevere il segnale dall’antenna tv”.

“A sostegno della causa per boicottare il canone, in rete si moltiplicano notizie del tutto infondate su provvedimenti volti a legittimare l’evasione”, prosegue Pietro Vitelli. “Secondo alcune di queste, esisterebbe una sentenza della Corte europea dei diritti umani che si sarebbe espressa sull’illegittimità della tassa. Mettiamoci l’anima in pace perché, come ha precisato l’Agenzia delle entrate, si tratta di una notizia falsa e priva di qualsiasi fondamento. Al contrario, con una decisione del 2009, la Corte ha affermato la piena legittimità della sua riscossione. Quindi, se possiedi un apparecchio adattabile o in grado di ricevere programmi radiotelevisivi, sei tenuto al pagamento del Canone entro il 31 gennaio 2014”.

“Se in casa non si ha la tv, ma solo la radio, il canone Rai non è dovuto”, aggiunge Vitelli. “Stessa cosa per chi possiede solo un pc, un tablet o uno smartphone: paradossalmente, anche se vengono utilizzati per vedere i canali Rai tramite internet non sono soggetti alla tassa”.

“Nel caso di seconda casa, il canone non raddoppia: l’abbonamento per l’abitazione principale consente di possedere anche altri apparecchi, senza sovrapprezzi. È possibile chiedere l’annullamento del canone se, ad esempio, ci si trasferisce in una casa di riposo: basta indicare, nella comunicazione, i dati della casa di riposo e la data di inizio della degenza”.

“L’esenzione – spiega Vitelli – spetta a chi possiede questi tre requisiti: chi ha compiuto i 75 anni entro il termine di pagamento del canone (31 gennaio 2014, in questo caso), convive solamente con il coniuge e, conteggiando anche il reddito del coniuge, ha un reddito annuo lordo non superiore a 6.713,98 euro.

“Nel corso del 2010 - conclude Pietro Vitelli - la Rai aveva arbitrariamente sospeso le trasmissioni di informazione pubblica. Noi abbiamo promosso una class action in difesa degli abbonati Rai, che si sono visti, di fatto, negare il diritto all’informazione. Dopo un travaglio burocratico di circa tre anni, la nostra class action è stata respinta perché, sebbene sussistessero evidenti violazioni del contratto di servizio, secondo il Tribunale e la Corte d’Appello di Roma, gli abbonati non hanno alcun titolo per agire. Altroconsumo chiede a Governo e Parlamento di sanare questo assurdo giuridico modificando il contratto di servizio Rai, in modo che gli abbonati possano finalmente far valere i propri diritti in caso di inadempienze”.

Sei un abbonato Rai e hai deciso di voler sfuggire legalmente al pagamento del canone? La disdetta non è un’operazione semplice ed è prevista solo in questi tre casi:

- Comunichi all’Agenzia delle entrate (Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio territoriale di Torino 1 Sportello S.A.T. Casella postale 22 – 10121 Torino), tramite raccomandata a.r., il mancato possesso di apparecchi televisivi (in seguito a furto, rottamazione, incendio...),
- Segnali la cessione degli apparecchi in grado di ricevere il segnale televisivo, indicando le generalità del nuovo proprietario,
- Richiedi all’Agenzia delle entrate (Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio territoriale di Torino 1 Sportello S.A.T. Casella postale 22 – 10121 Torino) il suggellamento (chiusura tramite appositi involucri) degli apparecchi, in modo da risultare inutilizzabili. Questa operazione costa 5,16 euro per ogni apparecchio da suggellare.

martedì 7 gennaio 2014

Saldi, 10 dritte per evitare “sorprese”

I consigli di Pietro Vitelli, responsabile di Altroconsumo Calabria

“Ogni anno arriva puntuale, e sempre più atteso, l’appuntamento con i saldi di fine stagione. Finalmente si ha l’occasione per fare l’acquisto che abbiamo rimandato perché troppo costoso, oppure perché abbiamo dato priorità ad altre spese. Ma per affrontare gli sconti nel migliore dei modi è bene avere a mente qualche accorgimento, per non cadere in qualche trappola”. A sostenerlo è Pietro Vitelli, responsabile di Altroconsumo Regione Calabria.



Ecco, in sintesi, i suoi consigli per evitare acquisti sbagliati:

1. Confrontare il prezzo vecchio con quello ribassato e verificare che la percentuale di sconto applicata sia corretta;

2. Controllare che i capi siano in buone condizioni: se il difetto viene fuori dopo l’acquisto, è possibile chiedere la risoluzione del contratto e il negoziante deve restituire l’importo pagato oppure ridurre il prezzo. È importante conservare lo scontrino.

3. Provare sempre il capo poiché il cambio è a discrezione del commerciante. Bisogna chiedere prima di effettuare l’acquisto se è previsto e quanti giorni si hanno a disposizione per farlo.

4. Evitare di acquistare i capi d’abbigliamento che non abbiano le due etichette (quella di composizione e quella di manutenzione), per evitare di danneggiarli nella pulitura a secco o in quella ad acqua fatta a casa.

5. Fare attenzione che la merce in saldo sia quella stagionale: la legge prevede, infatti, che i saldi non riguardino tutti i prodotti, ma solo quelli di carattere stagionale e articoli cosiddetti di “moda”, cioè quelli che hanno probabilità di deprezzarsi se non vengono venduti durante la stagione.

6. Importante ricordarsi che i prezzi esposti vincolano il venditore: se alla cassa viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, bisogna farlo notare al negoziante e, in caso di problemi, può intervenire la polizia municipale.

7. La garanzia vale per due anni dall’acquisto, quindi attenzione agli scontrini di carta chimica, che sbiadiscono dopo qualche mese: vanno fotocopiati per poterli esibire al momento opportuno. La garanzia va fatta valere entro 60 giorni dal momento in cui si scopre il difetto.

8. Un negoziante convenzionato con una carta di credito è tenuto ad accettarla sempre, anche in periodo di saldi, e a non aumentare i prezzi per pagamenti effettuati con la carta.

9. Attenzione ai pagamenti effettuati con la carta revolving, perché i tassi applicati possono superare il 20 per cento. Questo strumento di pagamento può essere conveniente nel solo caso di rimborso del capitale in tempi brevissimi, vale a dire pochi mesi.

10. Infine, per evitare confusione e acquisti non desiderati, la merce venduta in saldo deve essere esposta separatamente da quella non scontata: bisogna denunciare alla polizia municipale se questa regola non viene rispettata. 

venerdì 3 gennaio 2014

Anche per i risparmiatori calabresi sarà un anno duro

“I due quinti dei risparmiatori calabresi ritengono che il 2014 sarà un anno difficile”. È questa la conclusione a cui Pietro Vitelli responsabile Altroconsumo Regione Calabria, è arrivato dopo aver analizzato i dati di un’indagine appositamente svolta dalla sezione Finanza dell’associazione.

“A fronte di questo nutrito numero di pessimisti presenti anche nella nostra regione - prosegue Vitelli - solo un quarto del campione intervistato è ottimista, mentre ben un terzo è indifferente rispetto al futuro”.

L’indice che descrive le speranze nel futuro dei risparmiatori italiani è sceso a un livello di 87,7 (in area di pessimismo) da quota 100 (assoluta incertezza) in cui si trovava a settembre.
 
“È da oltre tre anni che l’indice non riesce a infilare almeno tre due trimestri di fila stabilmente sopra quota 100, in area di ottimismo”, spiega Vitelli. “Tutto ciò è segno che la crisi economica non risparmia nessuno, figuriamoci noi calabresi”.

In questo contesto è diminuita anche la voglia di investire (oggi a 104,8 eravamo a 108 a settembre) che conferma un trend discendente che dura sin dal 2002.


“La prospettiva che la Banca centrale americana smetta di stampare moneta a costo zero e che le Borse si prendano una pausa di riflessione dopo quest’anno - conclude Pietro Vitelli - è oramai percepita come tangibile: l’indice che descrive la voglia di investire in azioni è sceso a 99,5 da 102. Questa crisi è ancora più accentuata sopratutto nelle regioni come la nostra. Occorrerà, quindi, uscire definitivamente dai mercati e correre a mettere la testa nella sabbia come gli struzzi? Noi di Altroconsumo non lo crediamo. Se la Fed comunicherà le sue scelte in modo adeguato, le Borse continueranno a restare positive”. Ovvio che sarà importante scegliere con cura i titoli per chi investe nella borsa.