mercoledì 27 aprile 2016

Pietro Vitelli (Altroconsumo Calabria): “Con il canone Rai in bolletta è stato fatto un pasticcio”

Pietro Vitelli, responsabile Altrooconsumo Regione Calabria, fa sapere che è stato spostato al 16 maggio il termine di dichiarazione di non detenzione di tv

Con un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, spiega Pietro Vitelli, “viene spostato al 16 maggio 2016 il termine unico entro cui presentare la dichiarazione di non detenzione di tv sia in forma cartacea che online. Intanto il Ministero dello Sviluppo Economico chiarisce che solo i proprietari di apparecchi televisivi dovranno pagarlo escludendo i possessori di computer, smartphone e tablet. Le linee guida del Piano Industriale Rai che sono filtrate negli scorsi giorni vanno soltanto in parte nella direzione che Altroconsumo ha indicato. La riduzione dei canali, la ricerca di maggior efficienza, una visione più moderna e la valorizzazione del digitale sono sicuramente punti imprescindibili ma sembrano essere soltanto dei palliativi rispetto a una vera riforma che preveda anche di prendere in considerazione una privatizzazione di parti importanti dell’azienda”.

“Il canone in bolletta - a parere di Vitelli - è incostituzionale e non si sa tecnicamente come gestirlo.
Un grosso pasticcio”.

“Abolire il canone è l’unica soluzione”, conclude Vitelli. “Firmate la petizione www.altroconsumo.it/bastacanone”. 

martedì 19 aprile 2016

Canone Rai in bolletta, i rilievi del Consiglio di Stato


Pietro Vitelli (Altroconsumo Calabria): “Avevamo già preannunciato che la riforma del canone Rai non funziona. Superate le 100.000 firme alla nostra petizione www.altroconsumo.it/bastacanone”


“Il Consiglio di Stato conferma quanto sostenuto da noi di Altroconsumo”, lo sostiene Pietro Vitelli, responsabile Altroconsumo Regione Calabria. “È un’ulteriore bordata al pasticcio del canone Rai. È l'ennesima conferma di quanto da noi sostenuto con forza: questa riforma non va bene. Lo diciamo noi, lo dicono gli oltre 100.000 aderenti alla nostra petizione, lo dicono, adesso, anche i giudici del Consiglio di Stato”.

Il Consiglio di Stato, nei giorni scorsi, “ha bocciato il decreto attuativo della legge di stabilità sul canone Rai, rimandandolo al MiSE perché lo modifichi. Il Consiglio di Stato ha evidenziato che manca «un qualsiasi richiamo ad una definizione di cosa debba intendersi per apparecchio televisivo», visto che sul mercato sono disponibili apparecchi per la ricezione dei programmi televisivi di diversa natura; secondo i giudici, bisognerebbe indicare che gli apparecchi siano «in grado di ricevere il segnale digitale terrestre o satellitare direttamente o tramite decoder». Sempre secondo il Consiglio di Stato, «non tutte le norme risultano formulate in maniera adeguatamente chiara»”. Manca, cioè, “la trasparenza nelle modalità di scambio di dati tra i diversi soggetti coinvolti (Agenzia delle Entrate, Comuni, società di energia elettrica) necessaria per l’addebito del canone sulla bolletta della luce e, soprattutto, non sono fissate le procedure a tutela della privacy dei cittadini”.

“Il ministero - conclude Vitelli - ora dovrà riscrivere il decreto, tenendo conto delle critiche mosse dal Consiglio di Stato. Intanto, la prima scadenza di luglio si avvicina senza che nulla sia pronto, con tempi di completamento dell’iter che al momento attuale non sono ipotizzabili. Per Altroconsumo l’abolizione del canone resta, comunque, l’unica scelta percorribile insieme a una riforma strutturale della Rai che elimini le storture del sistema e realizzi una tv pubblica al servizio del cittadino. Le richieste fatte al Presidente del Consiglio sono rimaste inascoltate.
A oggi Altroconsumo ha raccolto oltre 102.000 firme di cittadini che chiedono l’abolizione del canone e un pacchetto di riforme serio”.

“La campagna di raccolta firme - conclude Vitelli - continua all’indirizzo www.altroconsumo.it/bastacanone”.