Le cifre dell’inchiesta condotta da Altroconsumo sul
tessile smesso e raccolto nei cassonetti e i consigli di Pietro Vitelli,
responsabile per la regione
“Se incentivata e ben condotta, la raccolta potrebbe
arrivare a assorbire cinque o sei chilogrammi all’anno per persona, stabilendo
un ciclo virtuoso del prodotto con benefici per l’ambiente e ridistribuzione
delle risorse. Riciclare un chilo di vestiti smessi - prosegue Vitelli - porta
a risparmiare seimila litri d’acqua, 200 grammi di pesticidi e 300 di fertilizzanti.
La raccolta degli indumenti usati, attraverso i cassonetti disponibili nei
Comuni calabresi, si traduce per il 50-70 per cento nella rivendita e nella
donazione ai bisognosi, anche oltreconfine; per il 20-30 per cento sono
riciclati; per il 10 per cento spediti in discarica”.

In conclusione i
consigli di Altroconsumo per chi volesse ridurre al massimi gli sprechi
nel tessile consistono in:
1. Se il capo è in buono stato provare a rivenderlo presso
un negozio dell’usato o a scambiarlo con amici e parenti.
2. Mettere l’usato in sacchetti ben chiusi (anche accessori
e scarpe) nei contenitori della raccolta;
3. Assicurarsi che il cassonetto appartenga a un servizio
autorizzato: cercare sempre il logo delle associazioni caritatevoli. Nel
dubbio, contattare il Comune e chiedere se quel cassonetto sia autorizzato;
4. Ricordare che i contenitori degli abiti usati non sono
una discarica: non portare rifiuti di altro tipo.