Altroconsumo Regione Calabria fa sapere che con la nuova
Legge di stabilità, il Governo andrà a toccare il risparmio pensionistico, cambiando
le carte in tavola a partita in corso; chi ha investito nei fondi pensione, lasciato
il Tfr in azienda o deciso di avere il Tfr in busta paga, potrebbe vedere
aumentare la tassazione sui rendimenti. Il Governo sente un disperato bisogno
di far cassa. Sulle spalle di tutti, nessun lavoratore escluso: la riforma
cadrebbe come una scure sul risparmio e metterebbe in ginocchio la previdenza
complementare.
Pietro Vitelli, responsabile Altroconsumo Regione Calabria, rivolge
un appello ai cittadini calabresi e li invita a partecipare, per dire no a
tutti questi aumenti, alla petizione di Altroconsumo, anche su Change.org.
Ma vediamo nel dettaglio come stanno le cose ossia gli
aumenti sui contribuenti:
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Chi ha investito la propria liquidazione
nei fondi pensione, vedrà i rendimenti tassati dall’11% del 2013 fino al 20%;
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Chi ha lasciato il Tfr in azienda vedrà
la rivalutazione– è il tasso con cui matura il Tfr, tassata dall’11 al 17%;
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Chi deciderà di avere il Tfr in busta
paga, invece, lo avrà tassato a un’aliquota che sarà quella marginale Irpef, al
minimo pari al 23%, senza le agevolazioni attualmente previste.

Oltre all’effetto beffa- chi ha già aderito ai fondi
pensione, infatti, lo ha fatto in base a certe regole, come la tassazione dei
rendimenti all’11%, che sparirebbero - c’è anche l’effetto gabbia: Il Governo
porta l’aliquota fino al 20% e non ci sono spazi d’uscita, si è costretti
comunque a rimanere nel fondo.
Nemmeno un accenno al diritto di recesso senza alcuna penale
o costo come accade, per esempio, quando la banca modifica unilateralmente
qualche condizione sul conto.
Le pensioni pubbliche, conclude Pietro Vitelli responsabile
Altroconsumo Calabria, saranno sempre
più basse, anche solo il 60% dell'ultimo stipendio. Tra qualche anno ci saranno
sempre più pensionati con pensioni sempre più ridotte. Una povertà diffusa che
avrà elevati costi sociali. Tutte le forme di risparmio ai fini di previdenza
complementare dovrebbero essere sostenute.
Tutto ciò crea ancor più sfiducia nei confronti di un
sistema, quello dei fondi pensione, mai decollato; dover rinunciare al Tfr e
l’obbligo, salvo rari casi, a dover rimanere fino alla pensione nel fondo non
sono mai stati un biglietto da visita particolarmente invitante. A
controbilanciare questi limiti, c’erano la tassazione agevolata e i contributi
del datore di lavoro.
Ora, con l’aumento della tassazione sui rendimenti, una
parte di questi incentivi diventa meno interessante. Morale: meno convenienza e
sempre meno fiducia.