martedì 27 aprile 2010

Premiato a Cetraro il regista Franco Barca


Il tema scottante della pedofilia costituisce il filo conduttore del film "Angeli macchiati" del regista calabrese Franco Barca, che il 24 aprile scorso ha ricevuto un riconoscimento speciale dal Laboratorio sperimentale Giovanni Losardo nell’ambito della III edizione della “Vetrina film Cetraro”, collegata al festival del cinema “Il fiore di ogni dove”, ideato e diretto dalla scrittrice Matilde Tortora. La III edizione della “Vetrina Film Cetraro”, che si è tenuta al teatro comunale, è stata organizzata dal Laboratorio Losardo, di concerto con la Pro Loco di Cetraro. All’iniziativa, coordinata dal direttore artistico Luigi De Francesco, sono intervenuti l’assessore alla cultura Fabio Angilica, il presidente della Pro loco Ciro Visca ed il presidente del Laboratorio Losardo, Gaetano Bencivinni. Nel corso della serata, sono stati proiettati corti d’animazione, che hanno partecipati al concorso interinale premio Simona Gesmundo.
Franco Barca, coadiuvato dal regista fiorentino, Daniele Cribari, narra la storia di Angela, una maestra elementare che a distanza di anni incontra, per caso, in un supermercato, una persona che riapre una ferita mai cancellata. Il tema trattato, la pedofilia, di bruciante attualità, mantiene viva l’attenzione dello spettatore che viene sollecitato a riflettere sui tanti risvolti di un fenomeno pari ad una guerra che miete vittime innocenti. Debellare un cancro che colpisce la società, indifferentemente. È questo il messaggio forte che trasmette la pellicola, che ha il merito di scandagliare gli effetti psichici devastanti prodotti su vittime indifese.
Per lottare contro la pedofilia non servono armi o strategie militari, ma parole, informazioni e conoscenze. Anche il linguaggio cinematografico dunque può contribuire a mantenere alta l’attenzione su un fenomeno sociale inquietante che tanto fa discutere anche in ambienti sociali insospettabili. Attraverso una tecnica comunicativa efficace, Barca ricostruisce una storia narrata attraverso il dramma psichico dei protagonisti. Il film è prodotto dal Centro Studi " Don Ciccio Salvino" di Mendicino, in collaborazione con il Cineclub Spazio Corto, affiliato Fedic e con il contributo della Provincia di Cosenza, assessorato alle politiche sociali. Protagonista della storia è Paola Casella, un’attrice calabro-campana dai tratti tipicamente mediterranei, nota la pubblico televisivo per aver interpretato, con Beppe Fiorello, un ruolo importante nella fiction rai dedicata a Giuseppe Moscati. Del cast fanno parte, inoltre, Kastriot Shehi, Marcello Arnone e Natascia La Valle. Il corto, scritto e diretto da Franco Barca, si avvale per la fotografia,
 di Linda Parente e per le musiche di Francesco Perri. Il film è stato girato tra Mendicino, paese
 che ha dato i natali al regista, e Cosenza. La premiazione del regista Barca rientra nell’ambito delle finalità del Laboratorio Losardo che si propone di valorizzare i talenti calabresi nel settore della cinematografia.
di Tiziana Ruffo.

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