“Il mercato dei farmaci vive una fase di stallo e i canali
alternativi alla farmacia, in assenza di una liberalizzazione organica e
incisiva, non riescono più a garantire i prezzi competitivi di qualche anno fa
sui farmaci senza obbligo di ricetta, completamente a carico del cittadino. È quanto
abbiamo appurato, con la inchiesta condotta
sui prezzi dei farmaci e i canali di vendita”, dichiara Pietro Vitelli, responsabile
Altroconsumo Regione Calabria (nella foto)
“Qualche differenza esiste, ma non basta”, continua Vitelli.
“Il settore stagna e non si vedono benefici per i cittadini. Gli ipermercati,
pur aumentando i prezzi del 9,1 per cento in due anni, sono ancora il canale
più conveniente, anche tale pratica di vendita ancora non è molto diffusa in Calabria:
comprare i farmaci nella grande distribuzione costa circa il 14 per cento in
meno rispetto sia alle farmacie sia alle parafarmacie. Queste ultime
nell’ultimo biennio hanno aumentato i prezzi del 7,1 per cento, di fatto
allineandoli a quelli delle farmacie”.

“La misura voluta dal governo Monti - sconti anche sui
medicinali con ricetta, compresi quelli rimborsabili (fascia A) se a pagarli è
direttamente il cittadino - è stata azzoppata”, afferma ancora Vitelli. “Solo
il 5,5 per cento delle 109 farmacie interpellate dichiara di scontare questi
medicinali: del resto perché farlo, se i farmaci con ricetta possono essere
venduti solo in farmacia e non in un altro canale concorrente? Questi farmaci
dovrebbero poter essere venduti anche nelle parafarmacie e nei corner salute
degli ipermercati, dove a dispensarli c’è sempre e comunque un farmacista,
figura presente e garante nei canali di distribuzione alternativi. Se non si
spezza il vincolo alla distribuzione la liberalizzazione non parte: a
rimetterci saranno i cittadini, le finanze e l’efficienza del Servizio
Sanitario Nazionale, il sistema-Paese”.
Altroconsumo ha ribadito questa richiesta segnalando i
risultati dell’inchiesta ai ministeri dello Sviluppo Economico e della Salute
chiedendo interventi risolutori in materia di distribuzione dei farmaci ai
cittadini e rilancio della concorrenza nel settore.
“In attesa di misure svecchianti il settore - conclude
Pietro Vitelli - i consumatori devono continuare a esercitare un ruolo attivo
per risparmiare nel districarsi tra i farmaci, per esempio optando sempre per
il generico-equivalente”.
Questi i consigli di
Altroconsumo:
1. Cerca di memorizzare il prezzo dei farmaci che acquisti
abitualmente. E se ti sembra troppo alto, non farti problemi a chiedere uno
sconto o a cambiare punto vendita.
2. Prima di andare in farmacia controlla sempre ciò che hai
già in casa, probabilmente ha già tutto quello che ti occorre. Evita l’effetto
accumulo nell’armadietto.
3. Non c’è alcun bisogno di avere un analgesico diverso per
il mal di denti, il mal di testa e i dolori mestruali. Ne basta uno, nonostante
la pubblicità ci faccia credere che ne serve uno diverso per ogni evenienza.
Alcuni, pur chiamandosi con nomi diversi, sono praticamente sovrapponibili:
hanno effetto analogo se non addirittura gli stessi principi attivi.
4. Per non accumulare doppioni inutili è fonda-mentale
memorizzare i farmaci con il loro principio attivo, in modo da chiedere al
farmacista il più economico con lo stesso principio attivo.
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