domenica 3 gennaio 2010

Un anno difficile per la Calabria

di Vincenzo Gallo

Il 2009 è stato un anno difficile per la già fragile economia calabrese, che ha subito l’impatto della più grave crisi economica internazionale dal dopoguerra.

La situazione rimane ancora preoccupante soprattutto in alcuni settori, nonostante la fase più critica sembra sia stata già superata e ci siano più segnali di ripresa.

Secondo un recente documento della Banca d’Italia “L’economia della Calabria nel primo semestre 2009”, con dati aggiornati al 30 ottobre, “nella prima parte del 2009 gli indicatori congiunturali dell’economia calabrese sono ulteriormente peggiorati rispetto alla fine dell’anno precedente. Le imprese industriali hanno registrato una contrazione degli ordini e della produzione, concentrata per lo più nel primo trimestre, con successivi segnali di stabilizzazione. E’ proseguita la tendenza negativa del settore delle costruzioni. Anche il terziario, con una diminuzione delle vendite della grande distribuzione e un calo delle presenze turistiche, ha mostrato segnali di ulteriore peggioramento rispetto al 2008.”

In base all’indagine ISAE relativa al III trimestre 2009 il livello degli ordini dell’industria in Calabria è risultato ai minimi storici rispetto agli ultimi anni. Nel settore delle costruzioni l’indice della fiducia degli imprenditori, pari a 107 nel terzo trimestre 2008, è sceso a 90,4 nel terzo trimestre 2009.

E’ da sottolineare che in Calabria, secondo elaborazioni della Banca d’Italia su dati Istat, nel 2008 gli occupati sono diminuiti complessivamente dell’1,2%. Nel secondo trimestre del 2009, rispetto al periodo corrispondente dell’anno precedente, la diminuzione è risultata pari al 4,1%.

In base ai dati INPS nel primo semestre 2009 le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni sono cresciute nel complesso del 29% (nel settore delle costruzioni +100,9%) e quelle relative alla gestione ordinaria sono più che raddoppiate.

Sempre secondo la Banca d’Italia i prestiti alle imprese nel giugno 2009 rispetto ai dodici mesi precedenti sono diminuiti complessivamente del 3,6%.

In positivo è da sottolineare che secondo l’ISAE il clima di fiducia dei consumatori calabresi è in miglioramento per il quarto trimestre consecutivo, raggiungendo i livelli di tre anni fa.

C’è da augurarsi, pertanto, che nel 2010 la ripresa internazionale e nazionale si consolidi ed abbia effetti positivi anche in Calabria.

Sarebbe però opportuno fare ulteriori sforzi per sostenere le imprese, i lavoratori dipendenti e i professionisti calabresi e favorire una ripresa degli investimenti locali ed esterni, anche accelerando ad ogni livello le procedure di spesa e riducendo i tempi per l’ottenimento delle varie autorizzazioni.

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