giovedì 13 novembre 2008

Agli antichi splendori il Mausoleo di Cirella

di Tiziana Ruffo


Il panorama artistico e storico-archeologico di Diamante si arricchisce di un nuovo prezioso tassello. Restituto agli antichi splendori il Mausoleo di Cirella.
Il Mausoleo, ben visibile dalla SS 18 all’altezza dell’ingresso sud per Cirella, è un monumento funerario di epoca imperiale, databile tra la fine del I ed il III secolo d.C. Si tratta di un imponente edificio a pianta centrale costituito da un poderoso muro circolare in laterizi, fondato su un basamento in cementizio foderato di blocchi calcarei quadrangolari, con ingresso posto sul lato ovest dell’edificio (lato mare). L’opera architettonica, di pregevole valore archeologico, si colloca in un’area cimiteriale scoperta nel 1960 in occasione della costruzione della SS 18, allorché vennero alla luce ben 39 tombe di epoca imperiale, di cui 37 a cassa e due alla cappuccina. Altre tombe furono poi rinvenute, nella stessa area, durante i lavori di ristrutturazione di “casa Mattera” (oggi Hotel Villa Cerelis) nel 2002.
L’imponente opera di recupero del Mausoleo è avvenuta nell’ambito dei fondi Pit (Progetti Integrati Territoriali a carattere regionale che utilizzano i fondi strutturali europei per realizzare azioni intersettoriali),
il cui percorso è stato avviato e promosso dal prof. Luigi Fabiani. Sono stati effettuati innumerevoli interventi volti al recupero archeologico dell’intera area e alla sua messa in sicurezza, in un lavoro sinergico che ha visti coinvolti l’Amministrazione Comunale di Diamante guidata dal Sindaco, Ernesto Magorno, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria e, a livello di collaborazione esterna, l’Associazione Culturale Cerillae. I lavori eseguiti dall’Impresa dell’Ing. Nicola Clausi sono stati effettuati sotto l’attenta guida degli assessori comunali alla Cultura e ai Lavori Pubblici, Battista Maulicino e Pierluigi Benvenuto e con la supervisione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, rappresentata dal responsabile di zona, Gregorio Aversa, coadiuvato da Antonella Zotti e Fabrizio Mollo. La zona archeologica è stata visionata dalla Soprintendente per i Beni Archeologici della Calabria, Caterina Greco, che è rimasta fortemente impressionata dalla valenza culturale e paesaggistica del sito e si è dichiarata subito disponibile ad un potenziamento degli investimenti per la valorizzazione dell’intera area. Il presidente dell’Associazione Cerillae, Franco Errico, ha formalmente chiesto all’Amministrazione Comunale una sala idonea in cui poter custodire eventuali reperti riaffioranti dagli scavi nella prospettiva a breve o a medio termine dell’istituzione di un museo archeologico a Cirella. . “L’intervento di sistemazione e fruizione del Mausoleo romano rappresenta - ha dichiarato l’archeologo Fabrizio Mollo - un evento importantissimo per la piccola comunità di Cirella, che può vantare una storia ininterrotta che va dal paleolitico medio sino ai nostri giorni. Si tratta di uno dei monumenti più importanti nel panorama dell’architettura funeraria di epoca romana ancora conservato nel nostro comprensorio, più in generale, dell’intera Calabria”. Grazie a tali lavori è stato possibile acquisire il bene archeologico, che prima gravitava interamente su area privata, e renderlo finalmente libero al pubblico, a cui era stato impedito l’accesso per lunghissimo tempo. Gli scavi, peraltro, hanno fatto emergere il fondo di una sepoltura in laterizi, forse del tipo a cassa o alla cappuccina, a ridosso della quale sono stati rinvenuti altri frammenti di laterizi e qualche frammento di anfora, forse frutto dell’opera di distruzione della tomba stessa; ed hanno consentito altresì di mettere in luce l’imponente struttura anulare in blocchi calcarei squadrati e laterizi che fa da base al possente muro perimetrale dell’intero edificio.
La sinergia istituzionale ha consentito, dunque, di raggiungere tale importante risultato. Secondo Mollo è questa la via che bisogna seguire per la valorizzazione del patrimonio artistico del Tirreno cosentino.
“I comuni - ha precisato l’archeologo- devono essere propositivi perché le opportunità che oggi offrono i fondi comunitari permettono di valorizzare le grandi emergenze archeologiche del territorio e di metterle in rete in un progetto generale che possa dare una “visibilità” anche dal punto di vista turistico a questo territorio”. ( Gazzetta del Sud 13.11.2008)

1 commento:

Unknown ha detto...

noi siamo andati a visitare il mausoleo a cirella ed è davvero interessante...