domenica 11 luglio 2010

San Benedetto, patrono di Cetraro

di Carlo Andreoli


Il patrocinio di S.Benedetto Abate sulla Terra di Cetraro si può dire che abbia inizio nel 1086: con l’ormai famosa donazione del Cetraro, da parte di Roberto il Guiscardo, al Monastero benedettino di Montecassino.

Da allora, i legami di spirito e di affetto della gente di Cetraro col Santo di Norcia, si sono radicati sempre più, nel corso secolare d’un millennio: facendone il protettore dei campi e del mare; Colui che custodiva Cetraro dagli attacchi dei turcheschi, tracciando sulla sabbia col proprio pastorale una linea di difesa invalicabile; il protettore di miseri e di umili che, all’ombra della navata della chiesa a Lui dedicata, trovarono la forza per affrontare indenni l’orrore delle guerre e delle frequenti carestie.

E proprio nella Chiesa Matrice di S.Benedetto Abate si trova, sulla facciata, la statua in marmo del Santo Protettore, che benedice dall’alto il proprio popolo; così come, nell’invaso della volta, è il vasto affresco del S.Benedetto in gloria che, eseguito dal Basile nel 1792, fu omaggio di tutta la popolazione di Cetraro al “grande patriarca” S.Benedetto Abate.

Insomma, si può dire come storia, leggende e tradizioni di Cetraro ricordino, nel tempo, il vincolo d’affetto e di perenne devozione che legano questo Santo, Patrono d’Europa, alla città ch’è stata, lungo 7 secoli e mezzo, un feudo cassinese. Una città che, ancora oggi, sente aleggiare nell’aria l’ombra protettiva di questo grande taumaturgo, che soccorre la sua gente, col suo provvido consiglio, nella sfida dei tempi.

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