mercoledì 20 luglio 2011

Ben lavorato, vecchia talpa

Riflettori puntati a Cetraro sulle origini veneziane della cittadina tirrenica.
Domenica 17 luglio nell’ambito della festa rionale dei Delfini, è stato posizionato l’antico marmo, che testimonia le origini veneziane del Borgo, fondato nel 1910 dopo il terribile terremoto di Messina.
Il merito dei cittadini della Marina di Cetraro è stato quello di aver restaurato il marmo, che ormai presentava una dicitura gravemente danneggiata e resa pressoché illeggibile.
Si è trattato tuttavia come ha spiegato il vice sindaco Ermanno Cennamo, di una soluzione transitoria in attesa che l’amministrazione comunale provveda al restauro della fontana che ospitava il prezioso ricordo storico.
Negli anni Ottanta, l’amministrazione comunale dell’epoca aveva ritrovato in uno dei giardini di Via Donato Faini il marmo, rimosso da Piazza San Marco in seguito alla sua ristrutturazione.
Il marmo, restaurato dall’artista Marcello Ciampa è stato posizionato in una fontana artistica, costruita e scolpita in sintonia con la dicitura veneziana.
La fontana è rimasta nella Piazza sino ad una nuova ristrutturazione, avvenuta negli anni Novanta. Da allora è stata spostata dalla Piazza e sistemata sotto il ponte della ferrovia.
Nella seconda metà degli anni Ottanta, quando ancora la fontana era al centro della Piazza, ignoti vandali hanno provveduto a danneggiare gravemente il marmo, compromettendo la possibilità di leggere la preziosa scritta.
Nella stessa occasione si faceva saltare con la dinamite un leone di cemento e rame, scolpito dallo stesso artista, che svettava all’interno della Piazza.
Il recupero del marmo ed il meritorio lavoro di restauro stanno ad indicare la precisa volontà dei cittadini della Marina di recuperare il patrimonio artistico e di restituire il Borgo San Marco agli antichi splendori veneziani.
Nel corso dei decenni successivi alla seconda guerra mondiale, la struttura urbana veneziana è stata progressivamente stravolta: l’antica chiesetta è stata demolita, le caratteristiche casette con i giardini sono state abbattute, modificate e sostituite da costruzioni moderne con la progressiva eliminazione degli antichi giardini.
Insomma, nel giro di 100 anni la tradizionale struttura urbana veneziana risulta praticamente irriconoscibile. Non c’è più traccia del classico leoncino veneziano che si trovava al di sopra di ogni portone delle antiche case veneziane.
La giunta Aieta ha inteso interpretare il sentimento popolare e ha deciso di avviare il piano di recupero del patrimonio artistico della Marina con il restauro della fontana che presto tornerà ad ospitare il prezioso marmo e a svettare all’interno di Piazza San Marco.
Insomma, dalla fontana di Ciampa tornerà a sgorgare l’acqua pura della civiltà, della cultura e della sana convivenza sociale.
Parafrasando la celebre espressione di Karl Marx sul prezioso lavoro della talpa, si potrebbe dire: ben lavorato, giunta Aieta!

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