mercoledì 28 novembre 2012

Altroconsumo: “Anche in Calabria i giocattoli che fanno male (a chi li usa e anche a chi li produce)”


Si respira già l’aria natalizia e, nonostante il particolare momento di crisi congiunturale che attanaglia le nostre famiglie, un pensiero, quasi un obbligo, lo rivolgiamo ai più piccoli e, quindi, all’inevitabile condizione per l’acquisto di giocattoli che non facciano male, né a chi lavorando li produce, né ai bambini.

Per valutare quali siano le condizioni di lavoro in cui sono prodotti e se siano sicuri, Pietro Vitelli, Responsabile per la Regione Calabria, fa sapere che la organizzazione di tutela da lui rappresentata ossia Altroconsumo, ha realizzato un’inchiesta coinvolgendo dieci aziende e portando venti prodotti in laboratorio. Risultati: ancora lacune su sicurezza ed etica della produzione.

“L’attenzione alle politiche sociali e ambientali è tanto più necessaria dato il momento di crisi nera, dove risparmiare è la parola d’ordine. Prezzi stracciati non devono fare rima con diritti violati. Nel 2004 un’indagine di Altroconsumo - rammenta Pietro Vitelli - aveva già acceso i riflettori sulle regioni dove si è concentrata la produzione mondiale, la provincia del Guangdong, in Cina: è da qui che esce il 70 per cneto dei giocattoli venduti in tutto il mondo ed anche in Calabria”.

Diversi i parametri per dare i voti al grado di responsabilità sociale della produzione delle aziende: analisi dei report delle Ong, testimonianze di esperti, valutazione informazioni e documenti sul web e siti corporate, questionari ufficiali inviati ad hoc, richiesta di visite alle fabbriche.

Vagliati sia gli aspetti sociali come adesioni a codici di condotta internazionali, assenza di lavoro minorile, monitoraggio dei fornitori, sia gli aspetti ambientali – monitoraggio sulla filiera, valutazione impatto ambientale – e trasparenza.

“Solo due multinazionali, Hasbro e Playmobil, hanno acconsentito alla visita degli stabilimenti produttivi (tra giugno e luglio 2012)”, comunica Altroconsumo. “Un ottimo esempio di condotta: chi apre le porte è nella direzione giusta”.
 Tutti i dettagli e l’inchiesta integrale, con i prodotti che non hanno passato i test e le motivazioni, sono su www.altroconsumo.it/vita-privata-famiglia/nc/speciali/giocattoli-che-fanno-male, con un video di denuncia delle condizioni di produzione poco corrette.


Alcuni consigli pratici:

1. Occhio alla garanzia CE: scegliere solo giochi con questo marchio, dovrebbero aver seguito le norme di sicurezza;
2. Scegli negozi affidabili: attenzione a chi vende per strada;
3. Sì alle istruzioni d’uso: leggere, seguire indicazioni e non usare i giochi in modo improprio;
4. Solo età giusta: il prodotto deve essere adatto all’età del bambino;
5. Pericolo piccoli pezzi: evitare prodotti con piccole parti per bimbi di meno di tre anni
6. Via la scatola: rimuovere tutta la confezione, lacci, nastri, plastiche;
7. Occhio mentre gioca: usare il gioco in modo appropriato;
8. Donare non buttare: regalare ciò che non si usa più ed è in buone condizioni a scuole; consultori; ospedali, asili.

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