Procede a Cetraro il Caffè letterario
organizzato dal Centro sociale anziani, presieduto da Mario Antonuccio.
La conversazione di lunedì prossimo, che
si terrà alle ore 18 nella sede del Centro, riguarda il noto racconto Il giorno
della civetta dello scrittore siciliano Leonardo Sciascia.
Omertà, rapporti perversi tra mafia e
politica, controllo degli appalti pubblici, analisi del fenomeno mafioso nel
contesto agricolo della Sicilia degli anni Cinquanta, progressiva espansione
del fenomeno malavitoso nell’intero territorio nazionale sono le tematiche che
caratterizzeranno il confronto letterario, che consentirà di avviare una
riflessione sulla dinamica che il fenomeno mafioso ha avuto nell’arco di mezzo
secolo, passando dalla fase della borghesia parassitaria alla mafia
imprenditrice sino al contesto globale della modernità con la penetrazione
della criminalità organizzata nei grandi circuiti della finanza mondiale.
L’opera di Sciascia farà dunque da
stimolo per verificare le trasformazioni che si sono attuate nel passaggio
dalla società agricola alla società industriale, dalla mafia dei cappelli e
della lupara alla mafia dei colletti bianchi.
Il testo di Sciascia sarà dunque
interpretato alla luce delle categorie concettuali recenti, presenti nel noto
saggio di Pino Arlacchi La mafia imprenditrice e nel volume di Roberto Saviano
Gomorra.
Il Caffè letterario iniziato il 29
ottobre scorso con I miserabili di Victor Hugo si concluderà il 17 dicembre
con I promessi sposi, di Alessandro
Manzoni, dedicato dal Centro anziani alla memoria del docente Bruno Picarelli,
socio dell’associazione, scomparso lo scorso anno.
Il Caffè letterario è animato dal giornalista Gaetano Bencivinni.
Nessun commento:
Posta un commento