Intervista ad Antonio Antonuccio
di Clelia Rovale
Unico regista cetrarese a essere premiato, questa sera, nel corso della III° edizione del Festival dei corti cinematografici “Riviera dei cedri”, organizzato, come sempre, dal Laboratorio sperimentale “Giovanni Losardo”.
Antonio Antonuccio ci parla dell’ultima opera, intitolata come una celebre canzone portata al successo da Gianni Morandi, “C’era un ragazzo che come me…”, che gli è valsa, appunto, l’ambito riconoscimento.
“Il corto di questa mia ultima fatica - ha, infatti, voluto sottolineare il giovane regista, già destinatario di altri importanti premi a livello regionale - è stato girato interamente a Cetraro, in particolare nella zona, molto suggestiva dal punto di vista naturalistico, del letto del fiume Aron. In questi luoghi, infatti, girando molte scene d’azione ispirate alla guerra in Vietnam, la stessa che ha ispirato la celebre canzone del titolo scelto, ho potuto ricreare una ambientazione coerente con le tematiche e le problematiche che volevo affrontare, quali l’inutilità della guerra e il fatto che, nonostante gli innumerevoli conflitti che nel corso dei secoli hanno insanguinato il mondo, gli uomini non hanno imparato nulla dalla storia e continuano, imperterriti, a seminare terrore e morte, provocando continue guerre con la loro sete di potere”.
Tematiche pacifiste, dunque, che, unitamente alla qualità delle scene che compongono il video, hanno impressionato positivamente la selezionata giuria, composta da esperti del settore, che ha, pertanto, decretato la vittoria di Antonio Antonuccio anche in questa terza edizione del festival “Riviera dei cedri”, dopo l’altro riconoscimento ricevuto lo scorso anno, per una altrettanto bella e valida opera. Sia l’opera dello scorso anno, che quest’ultima sono, infatti, espressioni e frutto della grande passione per il cinema che contraddistingue il regista cetrarese, passione favorita e supportata da un talento non comune, che, già da qualche anno, viene puntualmente premiato nelle varie manifestazioni in cui Antonuccio è presente.
Una delle principali finalità che il Laboratorio sperimentale “Giovanni Losardo” si propone di raggiungere, fin dalla sua nascita, è proprio quella di valorizzare e promuovere i giovani talenti del nostro territorio, qual è, appunto, Antonio Antonuccio. ( Quotidiano 29 agosto)
lunedì 10 settembre 2007
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