di Gaetano Bencivinni
La sovranità dello Stato è a rischio nelle realtà sociali a forte densità mafiosa.E’ questo il filo conduttore del libretto Sovranità a rischio, edito dal Laboratorio Sperimentale G. Losardo, che sarà presentato il 23 giugno a Cetraro in occasione del Premio Losardo 2007 (Giornalismo, e Arti Figurative).Gli autori si propongono di fornire una chiave interpretativa del fenomeno malavitoso, avvalendosi del modello teorico che percorre la sentenza Azimut. Il lavoro è destinato alle nuove generazioni nell’ambito dell’educazione alla legalità, obiettivo prioritario dell’associazione Losardo.Il volume è arricchito dalla prefazione di Silvio Gambino, preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università della Calabria.« Quando educhiamo alla legalità i nostri giovani, come dobbiamo continuare a fare,beninteso, scrive Gambino, dobbiamo ben spiegare ai giovani cittadini cosa possono e cosa debbono attendersi dallo Stato. Se ciò non sarà fatto il rischio evidente è quello che la sicurezza giuridica diviene un termine evanescente e con esso la stessa nozione di sovranità dello stato. Per parlare di quest’ultima nozione, così, occorre sottolineare che i cittadini che vivono nei territori piegati dalla mafia ai suoi voleri sono titolari di un diritto che, per essere effettivamente esigibile, impone che lo stato assicuri una presenza attiva nelle regioni meridionali e che sia percepita chiaramente come impeditiva dei loschi affari perseguiti, nel quadro di tutte le garanzie accordate dal ‘giusto processo’ per gli accusati di reati di mafia».
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