sabato 2 febbraio 2008

Trattenere i talenti

di Tiziana Ruffo

La disoccupazione giovanile costituisce il vero dramma del territorio che rischia di trovarsi senza futuro . Il problema delle opportunità lavorative nel tirreno cosentino, che si riducono anche per i laureati e i diplomati, costituisce motivo di preoccupazione anche per l’università della Calabria che sforna ragazzi di alto livello e formazione ma sono costretti a trovare lavoro altrove. Trattenere i talenti e le competenze è obbligatorio per favorire un processo di crescita del territorio stesso. Lo sostiene con forza il preside della facoltà di Scienze politiche all’università della Calabria, Silvio Gambino che ha sottolineato quanto la mafia costituisca il disincentivo principale al processo di crescita economico e sociale del territorio. “La pervasiva presenza della criminalità organizzata nel tirreno cosentino- ha dichiarato - è un vero e proprio macigno nel processo di sviluppo economico e sociale del territorio. costituisce un forte ostacolo per le imprese esistenti e per quelle che dovrebbero venire ad investire; questo comporta una flessione delle opportunità lavorative con la conseguente fuga dei cervelli”. La sinergia tra l’università della Calabria e le diverse articolazioni statali è fondamentale, secondo il prof Gambino, per invertire la tendenza che caratterizza attualmente la Regione e richiede uno sforzo di tutti i soggetti in grado di poter garantire nuove forme di sviluppo innovativo, tecnologicamente ben sorretto con grande qualità e soprattutto che punti a tutte le forme produttive e di preparazioni eccellenti. “La presenza della criminalità – ha concluso Gambino- è un fatto grave rispetto a cui bisogna intervenire con determinazione da parte di tutte le istituzioni perché è fondamentale che lo Stato ripristini la sovranità nel territorio e consenta di creare quelle condizioni di sicurezza giuridiche indispensabili per avviare una crescita economica e culturale di questa zona, senza questo intervento drastico e importante non c’è futuro per i giovani e neanche per lo stesso territorio”.

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