Il Premio di giornalismo, cinema ed impegno sociale per la legalità è stato istituito dal Laboratorio il 3 agosto 2003 in memoria di Giovanni Losardo, assassinato dalla mafia il 21 giugno 1980.
Prima edizione 6 maggio 2004
Premio al giornalista del Corriere della Sera Gian Antonio Stella.
Premio sezione Giornalismo a : Giuseppe Soluri ed Arcangelo Badolati.
Premio sezione impegno sociale per la legalità a : Donatella Laudadio e Luciano D’Emmanuele
Seconda edizione 11 dicembre 2004
Premio al regista Mimmo Calopresti
Premio sezione Cinema a : Nicola Longo e Giuseppe Francone
La sezione Cinema negli anni successivi è stata inclusa nella Rassegna Internazionale del Cinema Il fiore di ogni dove.
Terza edizione 25 giugno 2005
Premio al giornalista RAI Sandro Ruotolo
Premio sezione Giornalismo a : Pino Nano
Premio sezione impegno sociale per la legalità a : Eugenio Facciola, Doris Lo Moro, Aurora Cilento e Nicola Adamo.
Quarta edizione 21 ottobre 2006
Premio al viceministro Marco Minniti
Premio sezione Giornalismo a : Luciana de Luca, Annarosa Macrì e Filippo Veltri
Premio sezione impegno sociale per la legalità a : Italo Garrafa, Domenico Fiordalisi, Filippo Callipo e suor Carolina Iavazzo
Quinta edizione 24 giugno 2007
Premio a Mons. Giancarlo Maria Bregantini e a Luciano Violante
Premio sezione Giornalismo a : Pantaleone Sergi
Premio sezione impegno sociale per la legalità a : Giovanni Spinosa, Paolo Scognamiglio e Maria Luisa Arienzo
La sesta edizione si svolgerà il 29 Maggio alle ore 18.00 al Cinema Vittoria di Diamante. Prevede la consegna del Cristo d’argento, simbolo antimafia raffigurante il sacrificio di Losardo, al sociologo Pino Arlacchi per la nuova edizione del volume La mafia imprenditrice; al giornalista Antonio Nicaso e al magistrato Nicola Gratteri per il volume Fratelli di sangue e al giornalista Arcangelo Badolati per il volume ‘Ndrangheta eversiva.
Il premio sezione Giornalismo sarà consegnato a Pietro Melia e a Cristina Vercillo.
Il Premio sezione impegno sociale per la legalità sarà consegnato al magistrato Alfredo Cosenza e al sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza.
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