venerdì 2 novembre 2007

" L'abbuffata", la faccia cinematografica di Diamante

di Luca Fortunato

Sabato in occasione del Festival del cinema in Roma, alle ore 19 è stato proiettato nella sala Sinopolis dell’Auditorium della Musica nella città eterna, “L’abbuffata”, un film girato a Diamante con la regia di Mimmo Calopresti ed un folto cast di attori: Gérard Depardieu (Gérard), Diego Abatantuono (Neri), Valeria Bruni Tedeschi (Amelie), Mimmo Calopresti (Francesco). Per l’occasione è stato presente a Roma il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno per assistere ad un evento d’eccezione per la cittadina. Ora la perla del Tirreno oltre che città dei murales è anche sfondo cinematografico per pellicole importanti come quella de “L’abbuffata”. Tutti sognano il cinema. Un sogno, un mondo irreale che a volte si concretizza nella gioie concrete d’una pellicola, in altri casi si cimenta in un miraggio di rimpianti. E nel bellissimo borgo di Diamante, nella città dei murales, in una Calabria colorata con pastelli mediterranei, un gruppo di quattro giovani amici ha finalmente il coraggio di girare un film. Tanti i personaggi caratteristici d’un paese che vive, dalla banda del paese al cinico regista interpretato da Diego Abatantuono ritiratosi a vita di contemplazione ma convinto d’essere spinta d’un sogno da realizzare, dalle zie che aspettano ancora l'amor al professore d'inglese (Nino Frassica), dal parroco alla barista (Donatella Finocchiaro), per concludere alle stelle tanto luminose del mondo del cinema, “al di là dei confini della Calabria, tutti - esprime una nota dell’Istituto Luce, coproduttore del film - rimangono coinvolti dall'energia, dalla magia e dalla semplicità con cui i quattro ragazzi vogliono costruire un presente e un futuro diverso. E per la grande star (Gérard Depardieu) che ha accettato generosamente di atterrare in Calabria, in compagnia della fidanzata (Valeria Bruni Tedeschi) per girare il loro film, i giovani amici con l'aiuto di tutto il paese prepareranno una grande festa: una vera e propria abbuffata”.
“Una vera e propria occasione – ha commentato Magorno – per riflettere una Calabria diversa da quella che molte volte è ritratta nelle vicende di cronaca. Questo film è un modo come tanti per esprimere che la Calabria è costituita anche di atti di coraggio accompagnati anche da sogni che si possono realizzare con la voglia e la tenacia”.

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