venerdì 2 novembre 2007

Nessuna conclusione è posta a qualsiasi forma di sapere

di Luca Fortunato
“Contro il Vangelo armato. Giordano Bruno, Ronsard e la religione” è il titolo del libro di Nuccio Ordine presentato a Roma nella sala delle Colonne presso Palazzo Marini, venerdì 26 ottobre. Una tavola rotonda di nomi illustri come Giulio Ferroni, Giulio Giorello, Giacomo Marramao, Stefano Rodotà e Giovanni Latorre si è aperta ad una folla numerosa ed insaziabile di godere di un percorso, di un intreccio, di un viaggio solcato dalle linee profonde degli interventi dei protagonisti. Nuccio Ordine è il professore ordinario di letteratura italiana nell’Università della Calabria, è l’invitato in qualità di Visiting Professor in diversi istituti di ricerca e università negli Stati Uniti ed in Europa ma è soprattutto la gemma che la sua terra vuole custodire ed allo stesso tempo condividere con il mondo. Questo è stato forse l’innesco per affrontare un viaggio di cinquecento chilometri per la delegazione dell’amministrazione comunale di Diamante capeggiata dal sindaco Ernesto Magorno e soprattutto dai parenti ed amici. Ordine è il filo di congiunzione tra il valore elevato della filosofia di Giordano Bruno ed il mondo della gente, del quotidiano, del professionale che con una concretezza sfacciata cementifica il punto di partenza di un viaggio. “Bruno è l’esule” come ha ricordato Giulio Giorello, è colui che va dall’Italia alla Francia, all’Inghilterra, alla Germania ma forse le ceneri del grande filosofo sfiorano l’aria, cavalcano le nubi ancora oggi per tramutare quel fuoco che gli ha strappato la vita in un viaggio, ricerca instancabile della verità, tentativo di costruzione, di fievole ottemperamento all’essere uomini per gli uomini che si staccano dai fili di seta che gli impone la vita e stracciando le catene si mettono in cammino senza presupporre una verità assoluta. E’ difficile la ricerca del centro di una sfera perché ogni punto può esserlo, la Terra non è il centro, un uomo non è il centro ma ogni uomo potrà essere il centro, “ognuno di noi è specchio dell’universo” come ha commentato Marramao.
“Nessuna conclusione è posta a qualsiasi forma di sapere” scandisce l’inizio penetrabile e concreto dell’intervento di Nuccio Ordine. La vita è l’insieme delle strade dell’esistenza che abbracciano l’incontenibile tutto che di giorno in giorno ci incontra e ci scontra. La religione cos’è? “Può essere - come commenta Marramao – esperienza di fede o appartenenza” ma comunque è un dispositivo di dogmi. Bruno come si è delineato nel corso del dibattito “ha voluto mostrare gli effetti nefasti che i dogmi della teologia hanno avuto nella vita civile. I libri sacri non parlano di filosofia, non indagano i segreti degli astri. Il teologo è il pastore dei popoli mentre il filosofo indaga sulla verità della natura”.

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