Premio Losardo agli autori di tre volumi dedicati allo studio della mafia: al sociologo Pino Arlacchi per la seconda edizione del volume “La mafia imprenditrice”, al magistrato Nicola Gratteri ed al giornalista Antonio Nicaso, per il volume “Fratelli di sangue”, al giornalista Arcangelo Badolati, per il volume “Ndrangheta eversiva”.
Il premio sezione “Giornalismo” sarà conferito ai giornalisti Pietro Melia e Cristina Vercillo.
Il Premio sezione “Impegno sociale per la legalità” sarà conferito al magistrato Alfredo Cosenza ed al sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza.
Quest’anno la sesta edizione del premio si svolgerà il 29 maggio alle ore 18.00 al Cinema Vittoria di Diamante.
Sarà assegnato il Cristo d’argento,logo del Laboratorio e simbolo antimafia raffigurante il sacrificio di Losardo
Dare un futuro alla memoria di Losardo, trasformare il male, trasmettere ai giovani il gusto della bellezza della legalità sono gli obiettivi che il Laboratorio si propone di conseguire con la sua attività culturale finalizzata a valorizzare i giovani talenti.
Dal 2003 ad oggi il Laboratorio ha organizzato eventi culturali e corsi di formazione basati prevalentemente sulla educazione alla legalità che costituisce il fulcro dell’impegno profuso in questi cinque anni dall’associazione nella fascia territoriale compresa tra Diamante e Paola.
Nelle edizioni precedenti sono stati premiati dal Laboratorio, tra gli altri i giornalisti Gian Antonio Stella e Sandro Ruotolo, il regista Mimmo Calopresti, il vescovo di Locri Mons. Giancarlo Maria Bregantini e gli on.li Luciano Violante e Marco Minniti.
Il riconoscimento viene attribuito alle personalità che si sono distinte nei rispettivi ambiti di lavoro per la promozione e diffusione della cultura della legalità.
Il Premio è stato istituito nel 2003 dal Laboratorio Sperimentale Giovanni Losardo. ( Il Quotidiano 1 aprile)
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