mercoledì 2 aprile 2008

Parco marino Riviera dei cedri: opportunità di sviluppo

di Tiziana Ruffo

Con l’istituzione dei 5 parchi marini regionali approvata ieri dalla IV Commissione del Consiglio regionale “assetto ed utilizzazione del territorio-protezione dell’ambiente” presieduta da Antonio Acri, la Calabria si pone finalmente alla testa delle Regioni italiane come numero di aree protette marine: un dato che non può che essere accolto positivamente nel quadro di un più generale processo di salvaguardia dell’ambiente, in Calabria poi, specie sulla coste tirrenica, ce n’è un gran bisogno se si vuole tutelare una primaria fonte di ricchezza regionale che è il turismo, in modo particolare quello marino. Quali prospettive di sviluppo economico e sociale, dunque, si aprono per il tirreno cosentino con l’approvazione del Parco Marino? “Il Parco Marino regionale della Riviera dei cedri – ha dichiarato il consigliere Acri - assicura una strategia di azioni finalizzate a garantire la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale della Regione Calabria. Si tratta di un’area di notevole interesse paesaggistico e interessa soprattutto i comuni di Praia a Mare, S. Nicola Arcella , Scalea , Grisolia, S.Maria del Cedro e Diamante: un tratto di costa che comprende scogliere che rappresentano luoghi naturali tra i più suggestivi della Calabria , in particolare le uniche due isole l’isola Dino e l’isola di Cirella e lo Scoglio della Regina. Immergendosi in questi splendidi fondali – ha continuato Acri – si ha la possibilità di vedere numerosi specie ittiche che nei nostri mari vanno velocemente impoverendosi: la castagnola nera, la cernia verace, il cavalluccio marino per dirne alcune”.Con l’istituzione del parco marino le opportunità che possono arrivare sono soprattutto di natura occupazionale, turistiche, culturale didattiche. Si tratta di un’occasione di sviluppo importante, dunque, per l’intera fascia compresa tra Acquappesa e Praia a Mare e può diventare un punto di forza per quello che è ormai diventata la sfida della modernità, vale a dire lo sviluppo ecosostenibile. Valorizzare le risorse ambientali e collegare Poi il Parco Marino con il Parco del Pollino attraverso il collegamento fluviale può diventare un’occasione di sistema di rete di attrazione di turismo e promozione di sviluppo. Intorno a questo è necessario, però, creare una sinergia tra tutti gli enti locali per promuovere un’azione di marketing culturale finalizzata ad un rilancio del turismo di qualità. Ma la portualità diffusa e Parco Marino sono compatibili? “Una discrasia che dobbiamo sapere combattere attraverso interventi mirati - ha precisato il presidente Acri- perché non possiamo limitarci soltanto all’intuizione dell’istituzione del Parco Marino e poi lasciare le cose come stanno; per cui il Parco viene istituito per perseguire alcune finalità : la conservazione di specie animali e vegetali, la tutela della biodiversità , la salvaguardia e la valorizzazione di valori paesaggistici del territorio, la conoscenza scientifica della flora e della fauna e poi la fruizione turistica culturale didattica attività comunque compatibili con la difesa della natura e del paesaggio. Questo è lo spirito dell’istituzione di un Parco Marino . Tra i 5 parchi marini approvati, il Parco della “Riviera dei Cedri”, “Baia di Soverato”, “Costa dei Gelsomini”, “Scogli di Isca” e “ Fondali di Capozzo-S.Irene-Vibo marina-Pizzo-Capo vativano-Tropea”. Due, dunque si riferiscono al tirreno. L’altro provvedimento approvato riguarda il Parco marino Scogli di Isca che interessa i Comuni di Amanatea e Belmonte Calabro. Tale parco costituisce la straordinaria Oasi Blu di Isca. Gli scogli rappresentano la rimembranza di un antico promontorio che costituiva il lato nord del golfo di Amantea , già noto ai tempi di Omero . Il provvedimento approvato dalla IV Commissione del Consiglio regionale diventerà esecutivo a breve ma tutto questo avrà un senso se cambia anche l’attitudine e l’educazione dell’uomo e il rispetto della natura e soprattutto dall’antropizzazione che è veramente eccessiva sulle nostre coste! ( Gazzetta del Sud 27 marzo)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

bello, bello veramente, ma complimentoni!!!
secondo voi è questo il modo di salvaguardare l'ambiente?
istituendo AMP a iosa?
perdipiù senza un serio criterio di salvaguardia?
ma dai, viviamo in un paese dova la più selettiva tra tutti i tipi di pesca viene sbattuta fuori da ogni angolo del nostro mare, quando poi i pescherecci continueranno tutti i giorni a raschiare il fondo, con maglie delle reti strettissime e a pochi metri di fondo...è un po' come se un contadino arasse tutti i giorni il suo terreno, non resterebbe nulla...
e delle navi affondate dalla 'ndrangheta cariche di prodotti chimici discarto vogliamo parlarne?
loro si, loro possono...
io che vedo ciò che prelevo, che posso scegliere se pescarlo o meno,
io che vedo veramente cosa succede sotto l'acqua mi vedo chiudere una porta in faccia!!!
ma per favore...
da un pescatore in APNEA(specifichiamo) di San Nicola Arcella che si vede tagliato fuori da questo pseudo-ambientalismo ipocrita....

Anonimo ha detto...

mi unisco alle riflessioni di freediver87

è una vergogna, tutta la Calabria un AMP gigante,
dove andremo a fare il bagno? in Africa....

un altro pescasub di San Nicola Arcella

Anonimo ha detto...

mi associo in pieno...parliamoci chiaro: l'istituzione di tutte queste AMP è vergognosamente mirato a far soldi e non a proteggere il mare..
COMPLIMENTONI!!
continuate così che tanto fate la fine della costa campana, che oramai è diventata la più grande AreaMinataPrivata..con scorribande di bombaroli, pescherecci sottocosta e bracconieri di ogni genere, non più disturbati neanche dai pescasub, esclusi vergognosamente, e unici veri amanti del mare..
dopo quasi 30 anni che vengo in Calabria per rilassarmi, penso proprio che cambierò zona per le mie ferie..
Un Napoletano "buono, corretto e rispettoso"